Scolari, Filippo, Italian writer and Dante researcher (1792-1878) Autograph letter signed.

Venice, 8. I. 1854.

Large 8vo. 3 pp. on bifolium. With autograph address.

 150,00

Content-rich letter to the poet and linguist Giovanni Battista Bolza (1801-1869), concerning his philological work with an abbreviated quote from Cicero's Epistulae ad Quintum Fratrem, and his dire financial situation. As Bolza was working as a language teacher at the Imperial court, Scolari inquires whether he should write a supplication to Sophie of Bavaria or to Archduke Franz Karl of Austria. Some original quotes from the letter: "O' trovato in Cicerone ad Q. Fr. s.a. epist. 15 la frase che va a capello: Cursu corrigam tarditatem cum equis, tum quadrigis poeticis. e questa vale a Forcellini la prova che tal modo si usava ad esprimere celerità; d'onde è chiaro, che la tardità del cammino sarebbe stata compensata dalla coppia delle narrazioni poetichi, di cui allora Cicerone occupavasi in un poema, che non ci pervenne. Non mi trego [?] per altro pago della cosa trovata. Seguito le ricerche e resto nelle salde riserve. [...] 4. Intanto il convento da 1° novembre p.p. seguita ad essere senza mezzo veruno di sussistenza ... Ma sia benedetto il Signore che non mi abbandona. [...] Se no, mi consigli ad una supplica all'Arciduchessa Sofia, od al Padre della M. S.? [...] 7. Sospetto che [tu] sia andato soggetto a pagar una tassa per la mia ultima sul Bocaccio, alla quale ò posto, benché grossa, un solo bollo. Se ciò avvenne, ti prego avvisarai la spesa, che te la rimborserò subito con tanti bolli. Senz'altro ti abbraccia colla giasciosa bibliotecaria, tuo affezionatissimo amico Scolari [...]".

A long postscript with complaints about the "vandalism" of a Venetian official follows.

With traces of fromer mounting.

Art.-Nr.: BN#25419 Schlagwort: