Über den Stadtrat von Mailand
Eigenh. Brief mit U. ("Aldini").
2½ SS. auf Doppelblatt. 4to.
€ 1.000,00
In Aldinis Eigenschaft als Stadtrat verfasser, recht ungehaltener Brief an einen Ratskollegen, dem gegenüber er sein Missfallen darüber äußert, dass ein von ihm verfasster Rapport keine Unterstützung im Rat gefunden habe. Aldini fordert für seine Meinung Respekt ein und verwahrt sich gegen die "maledetti stracci", die "verdammten Wische" seines Kontrahenten: "[...] L'ultimo affare andò gavi matina con approvazione della seduta del consiglio Generali, benché fosse stato il solo nel quale il mio rapporto non aveva avutto il suffraggio del Consiglio degli Uditori. Feci inserire nel processo verbale il mio dissenso, e appoggiato dal Ministero del Culto, da Guicciardi, e da Contarini feci vedere a miei stessi colleghi che bisognava rispettare le mie opinioni. L'affare era legale, e senza quei vostri maledetti stracci sostenni, e vinsi la causa come potrete essere informato in detaglio dal Giudice Bellentani a cui ne scrivo, poiché me l'aveva vivamente raccomandata [...] credo che non vadi niente della vostra convenienza col ripetere mia petizione colla quale chiederete il disputo dell' affare, accennando che vi sono fondi appositi pur il noto pagamento, e che non c'è bisogno di rescrivere al Prefetto. Mandatemi la petizione per la posta per profittare del momento. Parlai al Generale Polfranneschi del Giandame Ferrari, e rimase sorpreso della condotta del Colonello Zanini, promettendo nuovamente, che non emergendo notizie in contrario, avrebbe anche a mio riguardo avuto in tutta considerazione la sua istanza [...]".
Giovanni Aldini, der Bruder des Politikers Antonio Aldini, war von Kaiser Franz I. von Österreich in Anerkennung seiner Verdienste zum Ritter der eisernen Krone geschlagen und zum Stadtrat in Mailand ernannt worden.
Bl. 2 mit kleinem Ausschnitt durch Siegelbruch (keine Textberührung), dieses größtenteils erhalten.